Tumore insistente: paziente fa causa dopo amputazione degli arti
Vai al contenuto

Direttore: Alessandro Plateroti

Tumore insistente: paziente fa causa dopo amputazione degli arti

Ospedale

Ha fatto causa agli ospedali che l’hanno presa in cura dopo aver subito un’amputazione di tutti gli arti per un tumore inesistente.

Ennesimo caso di malasanità in Italia. La vittima è una donna di 46 anni, che ha chiesto un risarcimento sanitario a tutte e tre le strutture sanitarie nelle quali si trovava in cura. La donna ha subito un’amputazione di braccia e gambe in seguito alla diagnosi di un tumore, che si è successivamente rivelata sbagliata. 

Ospedale
Leggi anche
Portovesme, lavoratori salgono sulla ciminiera per protestare

Si tratta di un caso clamoroso di malasanità. Per curare un tumore che si è poi rivelato inesistente i chirurghi hanno amputato tutti gli arti alla povera malcapitata. La protagonista della vicenda è Anna Leonori, che sta affrontando questo terribile incubo. Accanto a lei c’è anche l’atleta Bebe Vio, che l’ha aiutata nella scelta delle protesi. 

Adesso Anna Leonori dovrà affrontare il processo contro le tre strutture sanitarie che le hanno fatto la diagnosi, per ottenere un risarcimento in seguito a quanto accaduto. Grazie ai soldi del risarcimento per la donna sarà possibile acquistare delle protesi di ultima generazione.  

La vicenda

La donna ha riferito alla stampa: “Le costosissime protesi acquistate grazie alle raccolte fondi di associazioni di volontariato e privati mi hanno cambiato la vita. So bene che non avrò mai più l’autonomia ma mi hanno restituito un minimo di dignità nella vita di tutti i giorni. La quotidianità è fatta di tante cose, alcune non potrò farle mai più da sola, altre grazie alle protesi sì”, dice. 

La vicenda risale al 2014, quando alla donna venne diagnosticato un tumore maligno a causa del quale era necessario un intervento immediato. L’operazione è avvenuta a Roma, dove i chirurghi hanno asportato alla donna utero, ovaie, 40 linfonodi e la vescica, che le è stata sostituita con una ortotopica. 

Una volta arrivato l’esame istologico però, non c’era alcun riscontro con un tumore. Da lì in poi la donna ha subito un vero e proprio calvario. Per quattro anni è entrata e uscita dagli ospedali per infezioni, febbre e dolori in seguito all’operazione. Poi nel 2017 il ricovero per una peritonite acuta generalizzata, causata dalla perforazione della vescica. La donna è rimasta in coma per un mese e mezzo. Successivamente è stata trasferita a Cesena, dove le hanno amputato braccia e gambe. 

Riproduzione riservata © 2024 - NM

ultimo aggiornamento: 28 Febbraio 2023 11:53

Portovesme, lavoratori salgono sulla ciminiera per protestare

nl pixel